
forza di sblocco
Per una corretta valutazione, numerosi provini, corrispondenti alle diverse possibilità di esecuzione, sono stati sottoposti alle stesse prove.
Condizioni di prova :
Collegamento del provino al circuito, con graduale variazione della pressione di alimentazione e contemporanea determinazione della rispettiva forza necessaria per sbloccare l'otturatore, fino al raggiungimento del flusso massimo.
La differenza sostanziale tra INNESTI DI CONTROLLO ed ATTACCHI RAPIDI deriva dal loro differente impiego. Mentre gli attacchi rapidi normalmente vengono innestati al impianto idraulico fermo, é scopo esplicito invece degli INNESTI DI CONTROLLO poter stabilire un collegamento, specIe quando l'impianto é in funzione, onde poter eseguire i lavori di controllo.
Riveste quindi la massima importanza, un ragionevole rapporto tra la pressione di esercizio del impianto idraulico e la forza necessaria per sbloccare l'otturatore.
Premettendo che il perno del raccordo per lo sblocco, con Ø 3.3 mm, corrisponde ad uno standard ormai diffuso ovunque, indipendente da altre caratteristiche, la misurazione della spinta per lo sblocco del otturatore consente di paragonare l'idoneità delle diverse costruzioni.
Dall'altro lato, una spinta relativamente alta sul otturatore, dà anche una garanzia di tenuta stagna.
Difficilmente una singola costruzione raccoglie tutti i vantaggi ed esclude tutti gli inconvenienti. La migliore costruzione rappresenta un compromesso, che concentra i pregi costruttivi, con il minor numero di inconvenienti.

I risultati sono riportati nel grafico sottostante:

provino:
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1) PV 060
con otturatore conico, munito di guarnizione o-ring
2) PV 031 con otturatore a piattello, facente
tenuta frontale su un o-ring
3) PV 110 attacco rapido miniaturizzato, con
otturatore conico munito di o-ring
4) PV 040 costruzione simile al provino 1)
5) PV 010 costruzione RAICO, con tenuta
metallica
6) PV 070 con otturatore a sfera Ø 4 mm
7) PV 050 con otturatore a sfera Ø 4 mm
8) PV 020 con otturatore a sfera Ø 4.75 mm
(3/16")
A titolo di paragone, alle stesse prove é stato sottoposto anche un tipico attacco rapido, utilizzato su talune macchine da cantiere, al posto di innesti di controllo --> vedere linea 3).
(La mancanza di un rapporto lineare tra forza di sblocco e pressione di esercizio, presumibilmente é dovuta alla guarnizione elastica, che casualmente trova differenti punti d'appoggio sul cono della sede di tenuta. I valori rilevati sono comunque decisamente più alti rispetto a quelli accettabili per INNESTI DI CONTROLLO. Macchine attrezzate con tali accessori vanno fermate per poter stabilire un collegamento al tubo flessibile per il controllo).
In un modo alquanto palese é illustrato l'effetto negativo di una guarnizione elastica dalle linee 4) e 8). In ambo i casi si tratta di costruzioni identiche, che differiscono esclusivamente per il tipo di otturatore utilizzato. Il provino corrispondente alla linea 4) é munito di otturatore conico con guarnizione o-ring, mentre quello corrispondente alla linea 8) é munito di una tenuta metallica a sfera.

OTTURATORE A PIATTELLO, FACENTE TENUTA FRONTALE CONTRO UNA GUARNIZIONE O-RING

OTTURATORE CONICO, MUNITO DI O-RING, PER LA TENUTA IN UNA SEDE CONICA (FLUSSO ATTRAVERSO UN MICROFORO)

OTTURATORE CONICO, MUNITO DI O-RING, PER LA TENUTA IN UNA SEDE CONICA (FLUSSO AFFIDATO ESCLUSIVAMENTE AL GIOCO TRA OTTURATORE E FORO DI GUIDA)

Indipendentemente dalle forze di sblocco rilevate, la tenuta metallica garantisce comunque una maggiore sicurezza funzionale, in quanto questa non si deteriora a seguito del invecchiamento e del usura.